domenica 31 gennaio 2016

Storica - n. 84 - Febbraio 2016

Il nuovo numero di Storica mi ha appassionato: molti argomenti a me sconosciuti o poco noti da approfondire e tracciati con grande chiarezza dagli esperti che collaborano con la pubblicazione.

Merita una menzione speciale Glyn Redworth dell'Università di Manchester che ha scritto l'articolo sulla figura di Giovanna la pazza, pazza solo forse per colpa di una depressione post-partum all'epoca indiagnosticabile. La chiosa dell'articolo vi farà capire il tono utilizzato dall'autore per trattare un tema così delicato: "Giovanna lottò tutta la vita per essere una buona figlia, moglie e madre. Sopportò le frequenti malattie e di non essere in grado di governare in tali circostanze. Il maggior tributo che può renderle la storia è quello di riconoscere le sue debolezze."

Parliamo ora degli altri articoli principali del numero.

Ashoka, l'imperatore pacifista dell'India... pacifista un corno! Diventa pacifista giusto subito dopo aver finito di sterminare tutti i suoi nemici politici! Una conversione e un pentimento se non altro leggermente tardivo.

Roma conquista Corinto. E' una parte poco nota della storia romana quella che tratta l'assoggettamento delle Grecia. Personalmente non sapevo (e a scuola non me ne hanno mai parlato) che dopo le guerre puniche ci fossero state quelle achee dove il "paladino" dei romani avrebbe raso al suolo la città che aveva cercato di raggirare Roma (mania romana dell'epoca quella di radere al suolo le città nemiche).

Interessanti anche gli articoli su Pitagora, sulle prime città, sull'evoluzione dell'uso di lavarsi, sulla guerra delle due rose e sulla rivolta dei Gracchi.

Altra menzione particolare va all'articolo sulla costruzione e l'evoluzione del Gran Canale cinese, una vera Grande Opera (non paragonabile alla muraglia ma ugualmente spettacolare) utile ai collegamenti interni di territori altrimenti difficilmente gestibili.

Citerò poi l'articolo relativo alla costruzione del Duomo di Firenze, esempio perfetto di che magnifica consonanza di genialità si sia trovata nel medesimo periodo a lavorare per le più grandi espressioni artistiche della storia dell'umanità. Basti pensare che su quel progetto lavorarono mani come Giotto, Michelangelo e Brunelleschi.

Ultimissima menzione va ad Hatra, città sacra del nord dell'Iraq. L'articolo cita il fatto che un reperto tanto magnifico sia ora in mano dello Stato Islamico e che non se ne conoscano le attuali condizioni.

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